4maggio2008

Saluto del presidente anpi arcevia, Angelo Verdini

Un saluto a tutti i presenti, qui davanti sul piazzale  e su questo palco

Un saluto ai 119 iscritti alla sezione anpi di arcevia, che di anno in anno riesce a crescere in quantità e qualità e ad esercitare una importante funzione di ricerca e di aggregazione in questa comunità. L’Anpi è un luogo accogliente e c’è ancora posto per tutti gli interessati.

Un saluto particolare ai partigiani della nostra sezione ( ce ne sono ancora  trentuno) e a tutte le anpi amiche presenti, in particolare a quella del Limburgo belga, che ha fatto 1400 chilometri per trovarsi qui; ricordo anche che là oggi si celebra   questo  stesso anniversario, che resta memoria viva e originaria dei nostri emigrati.

Un saluto a chi ci ha lasciato nell’anno trascorso, in particolare ad Arnaldo Giacchini già presidente dell’anpi di arcevia, grande persona e quindi grande partigiano e grande esempio di vita. In questo stesso tempo ci hanno lasciato anche Emilio Ferretti, comandante Ferro, già presidente regionale dell’Anpi e legato ad Arcevia, Romolo Augusto Schiavoni, scultore e autore dello splendido monumento qui di fronte, Arrigo Boldrini, presidente nazionale onorario dell’Anpi, Maria Cervi, ultima memoria vivente di papà Alcide Cervi : come faremo  senza il loro sguardo, senza la loro voce?

La loro interrogazione gentile e severa ci manca e ci mancherà: sapremo rinvenire dentro di noi domande altrettanto esigenti e risposte altrettanto adeguate?

Ad Arnaldo dedicheremo la Scuola di Pace di Arcevia che sta per sorgere, per continuare lo studio e la ricerca sulle cause delle guerre e per confrontarci coi testimoni estremi della pace; anche in memoria di tutti gli altri , per continuarne il progetto e la speranza, parteciperemo i prossimi 20,21 e 22 giugno alla prima festa nazionale della Resistenza e dell’Antifascismo che si svolgerà presso il Museo Cervi di Gattatico (re)

Un saluto a tutti i parenti delle vittime dell’eccidio e degli altri morti che la sciagurata ultima guerra ha travolto, a chi non è tornato dai fronti, a chi è morto in prigionia, a chi è morto di stenti nei campi di lavoro, alle vittime civili dei bombardamenti e delle mine antiuomo, a tutti i civili, da queste parti in prevalenza contadini mezzadri, che aiutarono i partigiani, gli slavi e gli ebrei fuggitivi a salvarsi a rischio della loro vita: il capitolo dei numerosi “giusti “ arceviesi è ancora da scrivere e il materiale è abbondante. A questo proposito segnalo che negli Stati Uniti è uscito di recente un libro che narra minuziosamente la storia di una di queste famiglie che si è salvata grazie proprio all’aiuto di tante famiglie arceviesi della zona di Caudini e Palazzo: approfitto della presenza di molti rappresentanti istituzionali per segnalare l’opportunità di una edizione italiana di tale testo. E propongo anche, vista la vastità e la coralità dell’apporto dei civili alla salvaguardia della dignità umana durante l’ultima guerra, di verificare la possibilità per una medaglia d’oro al valore vivile per il Comune di Arcevia.

Un saluto alla Costituzione, repubblicana bella e rigogliosa, in tanti la guardano e ce la ammirano, noi ce la dobbiamo tenere stretta, tanti suoi articoli sono fiori perenni e preziosi che non passano mai di moda: voglio ricordare ad esempio l’art 54 che spesso si dimentica “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.” Disciplina ed onore”, parole pesanti che i nostri padri costituenti non hanno usato a caso e sulle quali dovremmo ritornare a investigare

 

Un saluto a chi preferisce essere cittadino piuttosto che servo, a chi da il meglio di sé per il bene comune e non per il tornaconto individuale, a chi è sicuro della sua cittadinanza e la esercita con responsabilità, a chi con intelligenza e sensibilità conquista strumenti per interpretare e governare la complessità e la globalizzazione, rifuggendo da demagogiche semplificazioni

Un arrivederci al prossimo mese di agosto quando presenteremo il nostro ultimo lavoro di ricerca “I giorni della liberazione di Arcevia 2-12 agosto 1944”

Viva la Resistenza, viva la Costituzione!!