A.N.P.I. – Arcevia
25 aprile 2009
SCRIVIAMO LA LIBERAZIONE
Quarta edizione
Testo cooperativo davanti al Memoriale dell’Eccidio di Monte Sant’Angelo
Un buon inizio: finalmente la musica dal vivo, tanto attesa ed evocata! Tommaso, Giuseppe e Simone ci offrono la loro interpretazione delle canzoni più note della tradizione partigiana: per qualche tratto si aggiunge la tromba di Carlo, dalla grana consistente e suggestiva. Anche Arianna, Linda e Michele Matteo, in rappresentanza della classe quinta della scuola primaria,ci portano il loro fresco messaggio sulla libertà di ciascuno e sulla libertà di tutti. Per il prossimo 9 maggio si annuncia il laboratorio di teatro-educazione di una classe prima della scuola secondaria di primo grado ”Arcevia: terra di combattimento e mura di contenimento”.
Le qualità e le risorse del testo cooperativo: qui dove il simbolo nasce facile e spontaneo dalla tragedia, dal massacro più feroce e inaccettabile, il pensiero diventa voce, che diventa scrittura, che resta traccia duratura su carta; una scrittura che prende forma restando fedele alla somma virtuosa delle voci: le parole si accostano, si assestano, si fanno posto, praticano la mitezza nella conquista del sapere condiviso.
Raccontarsi senza timore per non prendersi solo le paure: la decisione di raccontare non è facile. Noi abbiamo visto cose terribili e ci portiamo dentro un peso grosso. Qui il cuore è triste, ma è possibile tirar fuori l’amarezza che non finisce più. A voi piace sentir raccontare, perché i racconti fanno argine, i racconti costruiscono. Qui è possibile aspettarsi che i giovani non ci abbandonino, che continuino a studiare e a difendere il bene comune che i compagni uccisi ci hanno lasciato. Qui sgorga la speranza che questa barbarie non avvenga mai più, fino a che esisterà il mondo. Continueremo ad ascoltare e a raccogliere racconti.
Dal margine lo sguardo si allerta e si consola: il verso proviene da una recente manifestazione di poesia su strada denominata “Parole di mezzeria” e, per la sua energia di propagazione e di contaminazione, si addice ad accompagnare questo evento, figurando già nell’orlo inferiore della locandina. Questo crinale, come ogni altro crinale di montagna e di collina, è un margine privilegiato per lo sguardo, che così può dislocarsi con intenzione di trepidazione e di attesa. E’ certamente uno sguardo partigiano, necessariamente allertato e uno sguardo che trae e riceve consolazione da una pienezza di percezione, da una pienezza di riconoscimento, da una pienezza di avvenire.
La Resistenza al tempo di facebook:”Scriviamo la Liberazione” è su internet, lo è fin dalla prima edizione, il titolo e le modalità di svolgimento piacciono molto e ci identificano, siamo sul sito dell’Anpi nazionale e sul sito della nostra Anpi di Arcevia, che vi invito a consultare con assiduità. Quest’anno, grazie a questa magnifica tecnologia, siamo anche su facebook, dove è stato creato un apposito evento e dove tutti i contatti possono espandere l’informazione, allargando la rete della conoscenza. Le tecnologie, come tutti gli artefatti umani, vanno assunte con sapienza e con delicatezza, consentendo a chi ha qualcosa da dire di farsi leggere ed ascoltare e consentendo anche all’altro e al mondo di entrare dentro di noi. All’interno delle funzionalità del nostro sito ha preso avvio anche un blog, un luogo virtuale di dibattito e di riflessione.
Contrasto: c’è la possibilità di firmare la petizione contro la proposta di legge 1360, che equipara i repubblichini ai partigiani. Si tratta dell’ennesimo tentativo di intorbidare le acque, altri tentativi sono già stati sventati, dobbiamo continuare ad essere forti nel contrasto, sapendo di far parte di una grande mobilitazione. Da molti indizi ci rendiamo conto che la situazione sta peggiorando, che la Costituzione viene attaccata da più fronti, che ci stiamo assuefacendo a fatti e notizie intollerabili, che i barconi colmi di vite umane sono macinati e triturati tra l’indifferenza nel canale di Sicilia, che il turbamento non prende il sopravvento. L’Anpi sente maggiormente la propria responsabilità nazionale di custodia e di una nuova stagione di organizzazione e di presenza. Non diventiamo distanti o spettatori estranei, non rinunciamo al valore dei simboli. Continuiamo ad elaborare, continuiamo ad immaginare!
Cuori partigiani: questo è il titolo di un libro recentemente e felicemente riproposto all’attenzione dei lettori, esso narra la storia del gruppo “Tigre”, che durante la Resistenza agì nella zona tra Sassoferrato e Fabriano. I versi che seguono sono dello stesso autore del testo e fanno riferimento alla strage di Vallina del 4 luglio 1944: O montagna/ti penseremo sempre/non ti scorderemo mai/nel sogno ti parleremo/riposeremo nel tuo cuore,/ al canto degli adolescenti/legati a un albero/col cuore spezzato./Tu sei la terra umida e bruna/destinata alla nostra vita,/destinata alla nostra morte;/ma i nostri fratelli non sono morti/non sono morti i fratelli nostri.
Il mio mestiere si collega al mestiere di ciascuno di voi: le coltivazioni tipiche di queste colline non sono più redditizie, il cosiddetto libero mercato spazza via le piccole economia locali, chi si ostina a produrre lo fa per una sorta di smisurato amore, per rispetto delle regole antiche dell’agricoltura biologica, con la consapevolezza che l’equilibrio di un territorio è anche l’equilibrio di una comunità. Questa terra è da difendere perché il suo rispetto è generativo, diventa un organizzatore esistenziale e sociale, genera consumatori consapevoli, salute, benessere interiore: evitiamo che a tutti sfugga questa necessaria condizione di qualità!
Elaborazione a cura di Angelo Verdini
I contributi sono di: Angelo Verdini, Bruna Betti, Stefano Pulcinelli, Alvaro Rossi, Enea Bartolini,
Paolo Agostinelli, Silvio Purgatori, Andrea Bomprezzi, Virginio Villani, Lionello Righetti, Ceccarelli Dilo, Sante Aguzzi, Tomassini Giuseppe
Citati i testi di: Francesco Scarabicchi (poesia), Biagio Cristofaro (diario partigiano e poesia), Partigiano Elio Martinis “Furore” (poesia), Ruggero Giacomini (saggio) Angelo Verdini (poesia)
Per contatti: Anpi - sezione di Arcevia, Corso Mazzini, 60011 Arcevia (Ancona)
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